IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Ultimi - ma non certo per importanza - quest'oggi sono usciti sul sito del MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) i risultati parziali in anonimo del test IMAT dello scorso 10 settembre.

Stando ai dati ricavati dai file pubblicati dal Ministero, quest'anno a tentare il test sono stati N ragazzi, mentre i posti disponibili sono solo 550 (7 in più del 2019): ad aumentare sono state la Statale di Milano (da 34 a 44 posti disponibili) e Messina (da 30 a 38 posti disponibili), mentre sono stati ridotti quelli di Bologna (da 75 a 70) e Padova (da 54 a 48). Tra questi, quelli di Odontoiatria sono 28 - esattamente come nel 2019 - e tutti risultano sempre disponibili esclusivamente presso l'ateneo di Siena.
Da quest'anno, inoltre, si aggiunge a questo (molto breve) elenco di Atenei pubblici presso cui è possibile studiare Odontoiatria in inglese anche un Ateneo privato: si tratta dell'UniCamillus, che - a partire proprio dal 2020 - ha deciso di istituire questo secondo corso di Laurea Magistrale di carattere medico-sanitario all'interno della propria offerta formativa.

L'attesa non è stata poi lunga, ma sicuramente estenuante per gli studenti che - due settimane fa - si sono cimentati in quest'ultimo test del 2019. Anche questo giorno, però, è infine arrivato: stando dunque a quanto ricavato dai dati del Ministero, quest'anno il punteggio minimo teorico è risultato essere pari a 52,30.
Quest'anno a contendersi i 550 posti disponibili per l'IMAT (522 per le dodici sedi di Medicina in inglese e 28 per quella di Odontoiatria in inglese di Siena) sono stati 7822 studenti.

Tra le sedi italiane, quella che il 10 settembre scorso ha raccolto il maggior numero di candidati è stata Bologna con 1.233 iscritti (15,8%), seguita dalla Statale di Milano (con 1.151 (4,7%) e dalla Sapienza di Roma con 915 (11,7%): tra le ultime per affluenza troviamo, invece, l'Università di Bari con 410 candidati (5,2%), a cui seguono la "Luigi Vanvitelli" di Napoli con 273 (3,5) e Roma Tor Vergata con 172 (2,5%), oltre chiaramente ai 195 di Odontoiatria Siena (2,5%). Per quel che riguarda le performance, invece, gli aspiranti camici bianchi che hanno ottenuto i punteggi migliori hanno tentato il test - nell'ordine - a Padova: il primo classificato, infine, ha sostenuto la prova all'Ateneo di Milano Bicocca, il secondo a Pavia e il terzo a Bologna.
La versione cartacea del test prevedeva che la prova fosse svolta in 100 minuti: questa era composta di 60 quesiti, ciascuno dei quali con 5 opzioni di risposta. All'interno del test, infatti, erano contenute 12 domande di cultura generale, 10 di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica, mentre il livello di lingua inglese suggerito dal Miur in questo caso era pari o superiore a B2.

Tra le università italiane saranno, per l'appunto, 13 gli atenei che hanno aderito a questa iniziativa. Volendo stilare un elenco, possiamo dire che i posti per gli studenti nostrani che si sono cimentati nel test IMAT sono così ripartiti:
• Università degli Studi di Bologna "Alma Mater": 70 posti.
• Università degli Studi di Torino: 70 posti.
• Università degli Studi di Pavia: 70 posti.
• Università degli Studi di Padova: 48 posti.
• Università degli Studi di Bari: 42 posti.
• Seconda Università degli Studi di Napoli "Luigi Vanvitelli": 40 posti.
• Università degli Studi di Roma "La Sapienza": 38 posti.
• Università degli Studi di Milano: 44 posti.
• Università degli Studi di Messina: 38 posti.
• Università degli studi di Siena (solo Odontoiatria): 28 posti.
• Università degli Studi di Roma "Tor Vergata": 25.
• Università degli Studi di Milano "Bicocca": 22 posti.
• Università degli Studi di Napoli "Federico II": 15 posti.

PER CONSULTARE IL PDF CHE ABBIAMO ELABORATO QUESTA MATTINA A SEGUITO DELL'USCITA DEI DATI DEL CINECA CLICCA QUI.

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